Cosa usare per scrivere una tesi
Qualsiasi scritto di carattere matematico, di livello non infimo, è
opportuno venga preparato in
LaTeX
(per informazioni su LaTeX consultate, ad esempio,
Gruppo Utilizzatori Italiani di TeX).
A differenza degli editor
WYSIWYG come
OpenOffice Writer o
Microsoft Word,
la preparazione di un documento con LaTeX prevede due fasi:
a) scrivere un file di testo, detto sorgente
tex,
secondo delle regole che trovate sui manuali;
b) elaborare il file sorgente mediante il motore (La)TeX per produrre
(si spera) l'output voluto, che nel nostro caso sarà un file PDF.
Vista l'enorme quantità di risorse gratuite disponibili (alcune delle quali sono riportate
nella sezione
Risorse on line qui sotto), elencherò brevemente l'insieme minimo
di strumenti necessari per la scrittura della tesi.
1. Il "motore" (La)TeX.
Partiamo dal nucleo centrale, vale a dire il software necessario per la "compilazione" dei nostri
file sorgente.
Per Windows consiglio la distribuzione
MikTeX;
è di norma sufficiente il "Basic Installer", purché si disponga poi di connessione internet per
scaricare
on-the-fly gli eventuali pacchetti mancanti.
Se non avete problemi di spazio, usate il "Net Installer" e installate la distribuzione completa.
Nei sistemi Linux il TeX fa sempre parte dei pacchetti installabili.
Anche per MacOS esistono diverse distribuzioni;
una delle più diffuse è
TeXshop,
che contiene già l'editor di cui al prossimo punto;
io però non uso il Mac, quindi per altre informazioni chiedete a Google!
2. L'editor.
Teoricamente qualsiasi editor di testo può essere utilizzato per preparare il file sorgente.
Di fatto, esistono degli editor di testo appositamente creati per (La)TeX, che consentono dalla loro intefaccia
di chiamare direttamente tutti i principali strumenti (vale a dire i programmi che fanno parte della distribuzione
TeX installata).
La scelta dell'editor è prevalentemente una questione di gusto personale;
fra quelli gratuiti consiglio, ad esempio,
TeXstudio,
TeXmaker oppure
TeXnicCenter.
Se prima installate il motore, di norma il programma di installazione dell'editor riconosce la distribuzione
presente sul vostro PC e configura automaticamente l'editor per interagire con essa.
Per Linux potete usare
Kile
o, se siete dei temerari, Emacs.
Adesso potete fare un primo test per vedere se quanto installato funziona regolarmente.
Nel vostro editor preparate un nuovo file, diciamo "prova.tex", contenente
\documentclass[a4paper,12pt]{report}
\begin{document}
Prova del sistema \LaTeX.
\end{document}
A questo punto compilate il vostro documento usando PDFLaTeX
(con TeXnicCenter dovete selezionare "LaTeX => PDF"); se non ci sono errori, potrete poi visualizzare
il file PDF usando l'apposito pulsante presente nell'intefaccia dell'editor.
Se fino a qui è andato tutto bene, si può procedere all'installazione del software per la
preparazione delle figure.
3. L'editor per la grafica.
Quasi certamente nella vostra tesi dovrete preparare dei disegni, oppure inserire grafici o plot
prodotti da altri programmi (come
Mathematica o
MatLab).
Nel secondo caso sarà sufficiente esportare il grafico in formato pdf dal programma che state utilizzando,
e poi includere la figura come descritto nel punto a) qui sotto;
nel primo caso occorrerà invece utilizzare un programma di grafica vettoriale per preparare
il disegno.
(Esiste una ulteriore possibilità, per i temerari:
utilizzare
TikZ e PGF.))
Fra gli strumenti gratuiti consiglio
Inkscape,
disponibile per tutte le piattaforme.
Preparare una figura con Inkscape è facile:
fate il vostro disegno usando gli strumenti a disposizione, lo salvate,
e poi lo esportate in PDF.
Dovete solo usare qualche piccola accortezza per fare quest'ultima operazione,
dal momento che potete operare in due modi diversi.
a) Se nella figura
non usate font LaTeX (questo è il caso se non sapete di cosa
si stia parlando), selezionate "File -> Salva come...";
inserite un nome per la vostra figura (diciamo "fig1") e selezionate il formato "Portable Document Format (*.pdf)".
Vi comparirà un ulteriore elenco di opzioni; fra queste dovrete spuntare solo
"Rasterizza gli effetti" e "L'area esportata è il disegno".
Il file pdf così prodotto potrà essere inserito nel vostro file tex in questo modo
(il significato dei parametri è abbastanza evidente di per sé):
\documentclass[a4paper,12pt]{report}
\usepackage{graphicx}
\begin{document}
\begin{figure}
\centering
\includegraphics[width=5cm]{fig1.pdf}
\caption{La mia prima figura con Inkscape}
\label{figura1}
\end{figure}
\end{document}
b) Se nella figura
usate font LaTex, procedete come prima ma, nelle opzioni,
oltre alle due precedenti spuntate anche
"PDF+LaTeX: Omit text in PDF, and create LaTeX file".
Se avete salvato la figura come "fig2", dovrete utilizzare un codice simile a questo:
\documentclass[a4paper,12pt]{report}
\usepackage{color}
\usepackage{graphicx}
\begin{document}
\begin{figure}
\centering
\def\svgwidth{5cm}
\input{fig2.pdf_tex}
\caption{La mia seconda figura con Inkscape}
\label{figura2}
\end{figure}
\end{document}
4. E adesso?
Adesso bisogna solo imparare a usare LaTeX;
potete iniziare leggendo
Una (mica tanto) breve introduzione a LaTeX
o consultando le guide che trovate nella pagina personale di
Lorenzo Pantieri.
Per semplificarvi la vita, potete scaricarvi questi file in modo da avere frontespizio e struttura della tesi già pronti;
salvateli tutti nella stessa cartella, aprite il file "tesi.tex" col vostro editor e compilate due volte:
(AGGIORNAMENTO) In alternativa, potete usare il pacchetto
sapthesis, che produce automaticamente il frontespizio
col logo Sapienza.