Quando Siddharta lasciò il boschetto nel quale rimaneva il Buddha, il Perfetto, e nel quale rimaneva Govinda, allora egli sentì che in questo boschetto restava dietro di lui anche tutta la sua vita passata e si separava da lui. Su questa sensazione, che lo riempiva tutto, egli venne riflettendo mentre si allontanava a passo lento.
Profondamente vi pensò, come attraverso un'acqua profonda, si lasciò calare fino al fondo di questa sensazione, fin là dove riposano le cause ultime, perché conoscere le cause ultime, questo è appunto pensare - così gli pareva - e solo per questa via le sensazioni diventano conoscenze e non vanno perdute, ma al contrario, si fanno essenziali e cominciano a irradiare ciò che in esse è contenuto.
When Siddhartha left the grove, where the Buddha, the perfected one, stayed behind, where Govinda stayed behind, then he felt that in this grove his past life also stayed behind and parted from him. He pondered about this sensation, which filled him completely, as he was slowly walking along. He pondered deeply, like diving into a deep water he let himself sink down to the ground of the sensation, down to the place where the causes lie, because to identify the causes, so it seemed to him, is the very essence of thinking, and by this alone sensations turn into realizations and are not lost, but become entities and start to emit like rays of light what is inside of them.
From ``Siddhartha", Hermann Hesse, 1922